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Dark & dark-room







Ieri e oggi

Camminavamo per via Indipendenza, chiacchierando di vari argomenti, quando l'amico Brian Ovo mi tira fuori una riflessione sui fenomeni giovanili degli anni '80 ... dark ... punk ... e la loro evoluzione, fino alle darkroom embeddate nei club dei giorni nostri, quasi una regola.
Gli ho detto : “forte quest'analisi, scrivila !”.

Lui l'ha fatto e bene, confrontando ieri e oggi con sguardo lucido, senza la patetica malinconia di chi c'era allora, e sudava in oscuri garage reciclati come discoteche di tendenza ...

( curiosità : solo nel Belpaese, abbiamo chiamato “dark” questa subcultura, mentre nel resto del mondo è definita come goth ).




Dark & dark-room


di Gianluca Chierici detto “Brian Ovo”

E’ abbastanza curioso il fenomeno per il quale, nell’arco di una ventina d’anni, il dark è diventato più che altro dark-room.
Ovvero, come il fenomeno culturale dark anni ’80 sia diventato quello che molti oggi abbinano più facilmente ad un fenomeno dell’eros.
In uno scenario ricco di varie correnti o mode, molte importate dall’estero, ma comunque riadattate in qualche modo alle singole realtà, per ognuna delle quali corrispondevano canoni abbastanza definiti in cui essere punk voleva dire ascoltare un certo specifico tipo di musica e di artisti, avere alcune specifiche idee politiche, vestire in un certo modo, frequentare certi locali ed avere un certo stile di vita e rapporto anche con sostanze alteranti, lo stesso si poteva dire anche per altri stili di moda di quel momento, tipo i resi famosi dal “Drive in” paninari, i rockabilly, etc…, ognuno con i propri codici di “appartenenza/escludenza”.
In pratica i ragazzi con il chiodo che si trovavo in centro con il furgoncino Volkswagen ad ascoltare i Cure, condividevano tutto questo insieme di idee e azioni, cultura e valori, per 365 giorni all’anno, ed era appunto questa capacità di riuscire a mantenere più possibile la propria distintività il parametro per la misurazione del proprio valore di appartenenza e fedeltà a quel gruppo e a quelle idee, che infine erano poi le proprie, in parte acquisite e in parte rielaborate. C’erano, ma forse ci sono ancora, mitici posti di ritrovo che includevano varie di queste culture insieme, anche se dedicando per ognuna di queste dei sotto-spazi. In questi luoghi si confrontavano, si conoscevano e spesso alla fine si scontravano, partendo di solito da futili motivi di diversità che sfociavano in sane e sfoganti risse dove alla fine, tutto sommato, i danni erano abbastanza contenuti!
Ad un certo punto, in un modo che non saprei proprio spiegare, qualcosa è cambiato o almeno così a me appare.
Forse questa identità dell’individuo da singola è diventata plurale, forse forza della globalizzazione o del relativismo.
Forse questa fedeltà ha smesso di essere un valore, ed ora l’impressione è che si possa essere dark, punk o altro come ad un festa di carnevale.
Infatti, con una semplice ricerca in rete è facilissimo trovare quale sia l’abbigliamento più consono per uno stile dark perfetto e probabilmente è anche facile trovare siti dove questi accessori si possono comperare comodamente con carta di credito e direttamente recapitati al proprio indirizzo, ma tutto questo nulla ha a che vedere che il dark non andava in vacanza al mare in quanto doveva rimanere bianco, altrimenti questo avrebbe svalutato la sua immagine di dark verso sé stesso e verso gli altri!
Il dark abbronzato non poteva avere nessun tipo di credibilità!
Ora invece pare assai più semplice indossare giacca e cravatta o abitino nel moderno ufficio lounge durante la settimana e qualche venerdì sera indossare invece i panni dark-lady o dark-man e andare con un dark-taxi nella dark-room di un dark-locale, insomma l’apoteosi di Bat-man!
Ma poi alla domenica un paio di jeans ed una semplice magliettina, pranzo da mammà e fidanzatini, sono l’ideale per riconciliare sé stessi con la nuova settimana in divenire! E così in un modo simile anche i temibili punk sono diventati dei docili punkabbestia dog-sitter!!
Insomma, per non farci mancare proprio nulla, potremmo proprio abusare di una bella frase fatta, affermando che l’estetica contingente pare aver preso il posto dell’etica immobile. Ma anche questa ipotesi sembra un po’ semplicistica, in fondo, anche quest’ultima modalità ha un suo codice comportamentale, forse è meglio dire una differente predominanza di dimensioni diverse?

B. Ovo


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( prima pubblicazione dell'articolo sul wall faccialibresco di Brian Ovo, sabato 21 aprile 2012 ).




La ragazza in copertina è la divina amica dei fiori, dark negli anni '80 ( dall'album Black Old School ).

Links

Movimento gotico = scheda in wikipedia.org

2 - Moda gotica

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